si incontrano. Tali aree vedono allo stesso tempo specie marine e terrestri ed anche l'evoluzione di specie che vivono in lagune e acque salmastre. Molto probabilmente quelle zone hanno visto gli organismi primordiali uscire dal mare e generare vita anche sulla terraferma. Oltre all'interesse per la ricca biodiversità, i siti marini e costieri sono interessanti in quanto luoghi dove diverse forme naturali di energia interagiscono in uno scambio dinamico di effetti naturali tra venti, onde, correnti, temperatura, salinità, sedimenti.
È chiaro che qualsiasi intervento umano in tali aree deve essere efficiente e rispettoso dell'ambiente. È anche chiaro che, a causa delle risorse disponibili, le zone costiere sono sempre state sotto pressione demografica e alcuni studi hanno stimato che a breve (2035) circa il 75% della popolazione del pianeta vivrà a meno di 100 km dalla costa.
Allo stesso tempo, una delle conseguenze del cambiamento climatico è l'innalzamento del livello del mare che potrebbe ridurre la superficie terrestre e anche la generazione di grandi mareggiate sempre più frequenti che potrebbero influenzare le condizioni di vita nelle zone costiere.
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